Un nuovo report per approfondire il rapporto tra Baby Boomers & Creator e comprendere peso e caratteristiche di questa possibile relazione, ma anche le abitudini digitali degli utenti appartenenti alla gen.
Una relazione ancora non così rilevante come numeri e impatto, ma certamente in divenire. Questo emerge dal nuovo report Baby Boomers & Creator di ONIM, Osservatorio Nazionale Influencer Marketing, e The Fool, azienda leader nei servizi di digital intelligence. Ma non solo. Grazie a dati ed insight elaborati dal team The Fool su fonte dati Globalwebindex, emergono anche behaviours dei Baby Boomers relativi a come scoprono e si informano sui brand o che tipologia di figure seguono online.
Dati utili ad avere un focus completo, ma soprattutto dei benchmark per contestualizzare al meglio l’oggetto del report, ovvero il rapporto con i creator.
Passando al report, i Boomer, quando scoprono nuovi brand, preferiscono strumenti e soluzioni più “classiche”, o meglio maggiormente “concrete”.
Al di là dei motori di ricerca (50,6%), un elemento tendenzialmente certo per quasi tutte le gen, si evidenziano la pubblicità in tv, ma soprattutto siti di review o comparazione e addirittura i test di prodotto. Strumenti molto orientati al prodotto/servizio e che lavorano nell’ottica dello zero moment of thruth. Estremamente rilevante, non a caso, anche il passaparola che dimostra una forte fiducia nelle micro-cerchie e nelle persone vicine e, quindi, conosciute.
Le voci riguardanti influencer, creator o celeb raccolgono numeri limitati, netta manifestazione di una relazione (e impatto) ancora non così sviluppato. Anche nell’atto dell’informarsi sui brand d’interesse i Boomer prediligo strumenti e/o maggiormente orientati al prodotto/servizio. Importanti le informazioni provenienti da figure affini per caratteristiche e stile di vita (review dei consumatori) o verticali e competenziali (siti di review specializzati).
Un approccio che va nella direzione di ottenere informazioni capaci di supportare gli utenti in presenza di dubbi come ben dimostra il 42,3% raccolto dai siti di comparazione, utili appunto al confronto.
Quello che emerge, appunto, come detto in apertura è un rapporto non ancora rilevante, ma con possibilità inespresse che potrebbero, in un futuro prossimo, emergere. La forte attenzione dei Baby Boomers verso contenuti e informazione, elementi sempre più centrale per creator e canali, presenta possibilità inesplorate da attenzionare.
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